act14
ALBA SÁNCHEZ
Coltivatrice biologica, Comunità Xicoria
Coltivatrice biologica, Comunità Xicoria
“Si nasce, si va a scuola, poi all’università oppure si inizia a lavorare. Si dedicano un monte di ore al giorno ad un lavoro che a mala pena copre i nostri bisogni. Si lavora per avere un’auto. Si lavora per avere una casa, o pagare il mutuo, o si pensa di aver bisogno di un mucchio di cose materiali. Più si lavora, più spese ci sono e si deve lavorare di più. L’ansia di avere di più, ancora, ancora, ancora e subito, subito, subito. E’ una ruota che non si ferma mai. Ma si può dire: “Aspettate un minuto, fermi! Non c’è un altro modo?”
“Xicoria può essere definita come un collettivo il cui scopo è la trasformazione sociale. La creazione di un collettivo fuori dalla città era una delle mie priorità. Ero stufa di certe dinamiche urbane. Prima di tutto l’idea era quella di autogestirsi la vita quotidiana, in modo coerente rispetto ai nostri ideali perché in fondo è quello che ci fa stare bene. La cura dell’orto, l’educazione e la cucina sono tre percorsi, le modalità le abbiamo scelte tra le risorse umane disponibili, cioè quello che già sapevamo fare, e le risorse della fattoria, quindi l’orto.”
“La cucina è importante in quanto spazio di relazioni, giusto? E’ un luogo di incontro. Quando si mangia e condivide il cibo si vive un momento di socializzazione che adoro. E’ un’esperienza di gruppo, spesso passiamo il tempo a parlare di cibo e di quello che cucineremo. Quindi la cucina itinerante si basa su questo, ci spostiamo ed offriamo cibo delizioso per incontri e workshop. Offriamo momenti di piacere e del buon cibo. Ed allo stesso tempo incontriamo persone, è uno spazio aperto ed è molto bello!”
“Il mercato è un esempio di questo cambiamento, giusto? E’ un modo di uscire dallo spazio del progetto collettivo e di fare qualcosa per le persone del paese. Alla fine dobbiamo riempire le strade, portare energia e passare del tempo con le persone. L’occupazione del suolo pubblico è molto importante, sia che si parli di agricoltura biologica, o che si presenti un’opera teatrale, è la stessa cosa. Volevamo fare qualcosa per strada e quindi abbiamo organizzato il mercato. Le persone hanno girato le bancarelle tutta la mattina. E’ stata anche un’opportunità per gli altri agricoltori biologici di conoscersi, offrire i propri prodotti, far provare il pane, il miele ed il vino mentre si comprano le verdure. Ma il nostro obiettivo va oltre tutto ciò, è creare uno spazio di incontro, occupare le strade. Volevamo che la gente conoscesse Xicoria, il nostro progetto, e gli altri coltivatori biologici, collettivi e cooperative che hanno partecipato. Abbiamo organizzato una cena pubblica e la gente non ci credeva: “- Come fate a organizzare una cena a soli cinque euro? – Beh signora, è quello che costa, e potrebbe costare anche meno.”
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