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VICENTE MÉNDEZ
Veterano dell’agricoltura biologica
Veterano dell’agricoltura biologica
“Imparare a coltivare la terra è un processo. Quelli di noi che hanno avuto la fortuna di crescere in campagna l’hanno appreso fin dall’infanzia, senza neanche rendersi conto di quanto imparavano guardando i genitori al lavoro per una vita intera. Impari tantissimo senza nemmeno accorgertene.
Quando cerco di insegnare a persone senza esperienza mi rendo conto di quanto è difficile rendergli comprensibili le mia conoscenze, cose che io non analizzo né metto in dubbio perché le ho imparate da bambino. Quando cerco di insegnare a queste persone che vengono dalla città capisco quanto è difficile per loro imparare in poco tempo qualcosa che io ho imparato durante tutta una vita.
Se devo dare un consiglio, è di osservare, con molto amore, e soprattutto di fidarsi dei contadini tradizionali e di imitarli. Il loro sapere non può essere imparato da nessun libro.
C’è un linguaggio che, se presti attenzione, ti indica chiaramente quando lavorare la Terra. Per esempio quando innesti un albero e guardi la natura, vedi che non c’è una data precisa per farlo: verso marzo o più tardi, a seconda del tipo di albero, devi vedere se la linfa ha ripreso a scorrere e se l’albero ha fatto i boccioli. Devi osservare il linguaggi della Natura perché ogni anno è differente.”
Quando cerco di insegnare a persone senza esperienza mi rendo conto di quanto è difficile rendergli comprensibili le mia conoscenze, cose che io non analizzo né metto in dubbio perché le ho imparate da bambino. Quando cerco di insegnare a queste persone che vengono dalla città capisco quanto è difficile per loro imparare in poco tempo qualcosa che io ho imparato durante tutta una vita.
Se devo dare un consiglio, è di osservare, con molto amore, e soprattutto di fidarsi dei contadini tradizionali e di imitarli. Il loro sapere non può essere imparato da nessun libro.
C’è un linguaggio che, se presti attenzione, ti indica chiaramente quando lavorare la Terra. Per esempio quando innesti un albero e guardi la natura, vedi che non c’è una data precisa per farlo: verso marzo o più tardi, a seconda del tipo di albero, devi vedere se la linfa ha ripreso a scorrere e se l’albero ha fatto i boccioli. Devi osservare il linguaggi della Natura perché ogni anno è differente.”
“L’amore per la Terra si manifesta nel modo in cui la tratti. Il suolo è vivo. Il tuo punto di partenza è l’idea che il suolo è vivo, non materia inerte, e quindi va trattato con cura, come un essere vivente. Non si deve andare contro la Natura e i suoi cicli di coltivazione, bisogna capire e amare la natura del suolo per sapere cosa fare. Allora la Natura ti mostrerà come fare le cose.”
“I prezzi che facciamo sono giusti perché non speculiamo. Fissiamo i prezzi all’inizio della stagione, e non cambiano. Non seguiamo le fluttuazioni del mercato. I nostri prezzi non cambiano durante l’anno, e ci sono momenti in cui i nostri prezzi per il biologico sono più bassi di quelli del cibo convenzionale. Questo è importante perché così si acquisiscono clienti fedeli, che hanno fiducia in quello che fai e in quello che dici. Vedono le fluttuazioni del mercato, mentre noi non cambiamo i nostri prezzi. Ci dobbiamo mettere nei loro panni: hanno bisogno di potersi fidare che quello che gli dici è la verità, che il prezzo che hai fissato è equo e ti permette di vivere. È un modo di vivere equo e degno per un contadino.”
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